A Milwaukee ancora scontri, dichiarato “Stato d’emergenza”

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A Milwaukee secondo giorno di proteste dopo l’uccisione del giovane afroamericano. “Voglio che la nostra comunità sappia che aveva un’arma in mano. In quel momento il poliziotto non lo sapeva, ma c’erano 23 pallottole in quell’arma, più di quelle che il poliziotto aveva nella propria”, ha affermato il sindaco di Milwaukee, Tom Barrett. Nella notte l’ennesimo lancio di oggetti e spari. Colpi d’arma da fuoco che hanno raggiunto una persona che è stata ricoverata in ospedale.

Sabato un poliziotto, anch’egli afroamericano, aveva fermato il ventitrenne Sylville Smith per comportamento sospetto. Il ragazzo, un passato con una serie di arresti, secondo le autorità locali, non ha consegnato l’arma come gli era stato intimato.

Diciassette gli arresti per i disordini della notte fra sabato e domenica. Il governatore del Wisconsin ha chiesto l’intervento della guardia nazionale, come successe due anni fa a Ferguson dopo gli scontri seguiti all’uccisione di un nero disarmato. Dichiarato lo Stato d’emergenza.

 

 

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